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I Costumi

I materiali che stanno alla base della confezione del vestiario di Ittiri sono quasi tutti di importazione; sono cioè materiali che sono subentrati, nella confezione dei vari capi costituenti il costume, a prodotti locali presumibilmente simili quanto a effetto estetico ma senz'altro meno pregiati o almeno ritenuti tali a livello popolare.

Le due piu' importanti fonti iconografiche sul vestiario popolare di Ittiri sono rappresentate dai due acquerelli dipinti in tempi diversi da Don Simone Manca di Mores. Il primo dei due fa parte di una serie 16 che il Manca di Mores dipinse per farne dono a S.A.R il Principe Umberto.

A parte queste brevi notizie relative al modo di vestire tradizionale di Ittiri si può affermare che l'abito da festa femminile popolare Ittirese, negli anni a cavallo tra il 1800 e il 1900 , esisteva in due fondamentali tipi: uno proprio delle classi piu' abbienti caratterizzato dalla gonna rossa, dal copricapo e dal grembiule in tulle, l' altro caratterizzato dalla gonna nera, dal copricapo e dal grembiule in tessuto meno pregiato lavorato ad intaglio proprio delle classi meno abbienti subalterne. Quanto ai capi costituenti il vestiario femminile risultava costituito da: copricapo, camicia, busto, camicia, giubbetto, gonna e grembiule.

Il vestiario popolare tradizionale maschile è costituito da: copricapo, camicia, giubbetto, ragas, calzoni e uose. Il copricapo (sa berritta) è un berretto a forma di sacco, lungo 50/60 cm, in panno nero o in orbace, con spigoli arrotondati . L'abbigliamento femminile sardo in generale non è completo se mancano i gioielli. È notevolmente limitato nel "costume" di Ittiri l'uso del metallo che in Sardegna sta alla base della gioielleria popolare: l'argento .

Con ciò non si vuole affermare che l'oro non sia presente nel secolo scorso al livello di oreficeria popolare, ma piuttosto che nel XIX secolo, prima che si iniziasse a manifestare la tendenza all 'impreziosimento del vestiario, l'argento era il metallo di più largo uso nella gioielleria. Altro materiale di largo uso nella gioielleria popolare ittirese è il corallo; che veniva "pescato" con l'ingegno dalle barche coralline provenienti dal continente.

La dotazione base di gioielli dell'abbigliamento popolare femminile festivo ittirese puo essere individuata in un medaglione da collo in lamina d'oro ( su medaglione), gemelli in filigrana d'oro o arrotondati, lunga catena d'oro con passante disposta sul petto a formare una M e fermata lateralmente da due spille d'oro. Completa la dotazione un complesso di venti bottoni a forma di melagrana in filigrana d'argento a giorno (buttonera).

Il vestiario maschile prevede invece due soli bottoni in filigrana o in lamina d'argento coi quali vengono chiuse le maniche del giubbetto.

A cura della Prof.ssa Gerolama Carta Mantiglia

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