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Le perle di Coros

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foto perle coros

l futuro turistico del Coros parte dall’aeroporto di Alghero, la porta d’accesso nel nord-ovest dell’isola congiuntamente al porto di Porto Torres. L’Unione dei comuni, ente che racchiude dodici paesi che fanno da cerniera tra il mare e le valli del Logudoro, da gambe ad un progetto complesso di marketing territoriale e presenta il nuovo portale https://www.unionecoros.it/perledelcoros/

Una vetrina virtuale dei tesori del Coros, raccontata attraverso fotografie, video emozionali e testi in lingua italiana e in inglese, inaugurata con il primo click ufficiale dal Presidente dell’Unione Carlo Sotgiu.

Da Olmedo, e quindi a soli dieci chilometri di distanza da Alghero, parte il territorio del Coros che abbraccia i vicini paesi di Ittiri, Uri, Usini, Putifigari, per spostarsi verso l’interno su Ossi, Tissi, Cargeghe, Muros, Florinas, Codrongianos fino ad arrivare a Ploaghe, paese di cerniera con l’Anglona.

Dodici paesi, più di 36mila abitanti, che coprono un territorio di oltre 400 chilometri quadrati ricchissimo di storia e archeologia, monumenti storici e architetture naturali disegnate dal tempo e di maestosa bellezza. Dal complesso megalitico di Monte Baranta, per seguire l’ordine dei paesi citati, alla Necropoli di Musellos, al lago del Cuga, alla chiesa di San Giorgio di Oleastreto e la domus di S’incantu. Verso l’interno le domus di Mesu ‘e Montes, l’ipoego di Sas Puntas, la panoramica ferrata di Giorrè, la strada romana di San Leonardo, la tomba ipogeica di Campu Lontanu, l’inconfondibile basilica romanica di Saccargia e a pochi chilometri sempre romanica l’affascinante chiesa di San Michele. Sono solo alcuni degli attrattori, che fanno parte di una rete culturale molto vasta che l’unione Coros intende costruire per poter, da un lato preservare e valorizzare il bene patrimoniale, dall’altra proporre un’offerta turistica interna che fa da spalla al turismo balneare e con esso interagire.

“Il nostro territorio dispone di un patrimonio archeologico, architettonico e naturalistico di prim’ordine, spiega il presidente dell’Unione Carlo Sotgiu. Per questo motivo da alcuni anni abbiamo attivato la funzione della promozione territoriale e intrapreso un percorso volto alla valorizzazione dei nostri paesi e dei loro attrattori: beni materiali e immateriali di grande fascino attorno ai quali sviluppare un’offerta turistica che oggi punta alla conoscenza e all’esperienza diretta della tipicità, della tradizione e dell’immersione naturale. Per fare questo ci siamo affidati a professionisti di vari settori, per immortalare e descrivere i nostri monumenti, studiare il contesto in cui inserire la nostra offerta turistica e migliorare la comunicazione. Abbiamo scelto l’aeroporto per presentare il nostro progetto poiché è importante che la politica mandi un messaggio ineluttabile sull’importanza che questo scalo ha per l’economia e il futuro turistico del nord ovest.”

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