Necropoli di Ochila
La necropoli si apre sul fianco orientale di una rapida parete di roccia calcarea, nel settore meridionale di Monte Cumida.
E' costituita da otto ipogei variamente articolati. Fra questi si segnalano, per la complessità della pianta e per la presenza di motivi decorativi scolpiti nelle pareti, la tomba VI consta di sette ambienti, tre dei quali si aprono direttamente su un' ampia sala centrale di forma rettangolare tramite finestrelli rifiniti con una certa cura.
Nella parete di fondo di una delle celle (ambiente C), è scolpita una falsa porta di forma trapezoidale.
La tomba VIII, di dimensioni minori della precedente, è costituita da sei ambienti, ai quali si accede tramite un'anticella, in parte distrutta.
La prima sala (ambiente B), di pianta rettangolare, è coperta da un soffitto a doppio spiovente e presenta, sopra il portello d'accesso al successivo (ambiente C), duplici corna a bassorilievo, oggi difficilmente leggibili.
Ipogei di Musellos
Si tratta di una serie di ambienti aperti sul fianco occidentale di una collinetta di roccia calcarea. Il nucleo principale, frutto di varie trasformazioni relative a diverse fasi dell'utilizzo nel corso dei secoli, è costituito da tre ampie celle collegate fra loro e disposte in successione da Nord a Sud.
Gli ambienti si affacciano su uno stretto terrapieno contenuto da un muretto a secco moderno, la parete di roccia presenta, ai lati dell'ingresso dal vano centrale, due strette gradinate scavate nella parete rocciosa, attraverso le quali è possibile raggiungere il pianoro soprastante.
L'aula più a Nord è quella che ha subito maggiori trasformazioni; presenta una pianta irregolarmente quadrangolare, con la parte destra sopraelevata rispetto al resto dell'ambiente.
Una serie di confronti con analoghi esempi di architettura rupestre permettono di riferire ad una trasformazione dell' ipogeo in età altomedievale la fossa rettangolare scavata a ridosso del piano rialzato, il balcone risparmiato nella roccia, che corre lungo la parete apposta all'ingresso, e le nicchie scavate nelle pareti.
Ad una frequentazione degli ambienti da parte di Cristiani rimanda la presenza di una croce incisa sull' architrave della porta che mette in comunicazione questa con la seconda aula.
Meno chiaramente leggibili sono gli interventi nel secondo e terzo ambiente, a causa della profonda erosione della roccia, che in più punti si presenta friabile e polverosa. Ad età moderna sono da riferire il caminetto alla destra dell'ingresso e la sistemazione dell' ingresso stesso.
Tomba Musellos
Si tratta di un particolare tipo di sepoltura megalitica ad uso collettivo che, allo stato attuale delle conoscenze, non trova nel territorio di Ittiri altri esempi in questa forma, poi evolutasi nelle più recenti ed elaborate "tombe dei Giganti".
La sepoltura, situata nella pianura ad Est del Nuraghe Majore , ad una distanza di circa 800 metri da esso, è costruita con grosse lastre di trachite, di forma irregolarmente parallelepipeda, disposte a coltello nel terreno.
Consta di un corpo rettangolare absidato, lungo circa 5 metri e largo circa 1,50 metri, con ingresso rivolto ad oriente. Il vano absidato, che si presenta attualmente assai interrato, è racchiuso all' interno di una struttura che è possibile supporre di forma analoga, di cui sono appena visibili, affioranti dal terreno, i blocchi del settore settentrionale.
Da riferire alla tomba sono alcuni grossi massi in trachite sparsi nella campagna circostante, che presentano tracce di lavorazione.